mercoledì 6 maggio 2009

Giorni difficili

Giovedì 30 Aprile abbiamo avuto l'incontro con la dottoressa a Ravenna: ci ha spiegato che i tempi per iniziare la terapia si allungheranno di circa un mese, in quanto il Dott. Pasquale Longobardi e l' U.S.L. regionale ci dovranno illustrare il tipo di terapia,gli eventuali rischi che si possono incontrare e quindi noi genitori dovremmo sottoscrivere questa informativa. All' incontro ci sono andato solo io perchè dopo il periodo buono, Carlotta si e ammalata ed è a casa con febbre e tosse. Se domani perdura la situazione andremo in ospedale. Al ritorno da Ravenna, visto il peggiorarsi della situazione, ci rechiamo in ospedale; Carlotta viene visitata dal Dott. Ricciardelli, il quale fatica a visitarla poichè la piccola è sempre più spaventata dai dottori. Ci ricovera, per prevenire ulteriori peggioramenti, Carlotta è molto stanca, non mangia e i dottori si adoperano per aiutarla. Questi sono i periodi peggiori penso per tutti! Bibi è attaccata giorno e notte ad una flebo,sia per idratarla sia per somministrarle tutte le medicine; passano i giorni la febbre rimane e continua a non mangiare; in più la tosse non le permette di riposare, la mamma è sempre li con lei giorno e notte. Il mattino di Sabato 02/05/09 Carlotta è sempre più stanca, la febbre non scende e così i dottori decidono di fare una lastra per vedere i polmoni; appena eseguita la lastra vieni deciso di modificare la cura, ci dicono che un polmone è libero e uno presenta qualche macchia di bronco spasmo. Lunedì prima di recarmi a lavorare passo a trovare la mia stellina, è li triste nel letto molto mogia, quindi mi reco dal Dott. Zucchini (primario di pediatria), che mi spiega che Carlotta ha preso un virus e inoltre una bronchite e che vista già la sua delicata situazione ci vuole un po' più di tempo per recuperare ma che da li a qualche giorno ci sarebbero stati dei miglioramenti. Alla sera quando finisco di lavorare corro in ospedale per vedere come va e se mia moglie ha bisogno di qualcosa. In questi giorni di ospedale Carlotta e la sua mamma sono sempre state in compagnia , sono andate a trovarle un po' tutte le sue zie, le nipotine e i nonni per cercare di sollevargli un po’ il morale.

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