giovedì 12 marzo 2009

COSMOHELP SI appella fuovamente alla generosità dei faentini. L’associazione umanitaria sta organizzando un altro, l’ennesimo, viaggio della speranza per una bambina malata. Questa volta la piccola non ha un nome straniero e non viene da un paese piegato dalla guerra, o dalla miseria che attanaglia tanti paesi dell’Africa subsahariana.Carlotta Alpi è faentina, ha quattro anni ed è affetta da una rara malattia, la sindrome di Leigh. Si tratta di una malattia neurologica progressiva, che può colpire diversi organi: nel caso di Carlotta si è registrata una malformazione cerebrale associata a un’ipotonia muscolare generalizzata, che non le permette di svolgere le normali attività di un bambino: oltre alle gravi difficoltà motorie, Carlotta quasi non parla. La malattia è stata diagnosticata poco prima che la piccola compisse l’anno. Carlotta è seguita dall’istituto neurologico nazionale ’Carlo Besta’, uno dei primi centri,in Italia, per le malattie neurologiche.
«AL BESTA CI hanno prescritto una cura farmacologica — spiega il padre Stefano Alpi—che stabilizza la malattia, e ben poche speranze. Poi per caso, in tv a ’Verissimo’ ho sentito Cinzia Mascagni, madre di Azzurra, una bimba affetta dalla stessa malattia di Carlotta, parlare dell’Ocean Hyperbaric Neurologic Center a Lauderdale in Florida.Un centro ambulatoriale specializzato fin dagli anni Settanta, nella cura di malattie neurologiche e lesioni cerebrali attraverso l’ossigenoterapia iperbarica. Terapie innovative e sperimentale che hanno aiutato alcuni bambini affetti dalla stessa malattia di Carlotta».
«I MEDICI DEL Besta non danno speranze - spiega il papà Stefano, di professione cuoco - eppure dei miglioramenti ce ne sono: Carlotta dice alcune parole, è molto espressiva e si fa capire, mantiene una posizione eretta, tenuta per mano cammina. Obbiettivi che i sanitari ritenevano non possibili. Chiaramente la piccola è cresciuta soprattutto attaccata alla mamma, ma adesso ha inziato a frequentare la scuola materna. Un’esperienza che ci era stata consigliata
per la delicatezza della sua salute. Un’influenza per lei è un ricovero, al tempo stesso però vediamo che la presenza di altri bambini è uno stimolo molto forte per Carlotta, le dà una nuova carica».
ED ORA, CON LA speranza di migliorare la qualità della vita della loro bambina Stefano e Catiuscia Alpi hanno contattato il Centro medico americano.
I costi per poter essere visitati e per sottoporsi ad una specifica terapia in questo centro sono molto alti, e devono essere aggiunti le spese di viaggio aereo, il trasporto, vitto e alloggio. Solo per una prima visita in Florida e un mese di terapia occorrono 30mila euro. Per questo i genitori si appellano al buon cuore dei faentini per raccogliere le risorse finanziarie necessarie e si sono affidati all’associazione Cosmohelp Faenza per poter realizzare iniziative di solidarietà di raccolta fondi.
MA INTANTO ALCUNI medici del Centro americano saranno a Milano in gennaio per visitare alcuni dei piccoli pazienti, candidati per la terapia. «Abbiamo questo
primo appuntamento - racconta Stefano Alpi - e vedremo cosa ci dicono, poi valutermo. In questa visita saremo con ogni probabilità accompagnati da uno dei
medici della Pediatria di Faenza,che seguono da sempre Carlotta. E questo, unitamente alla loro costante presenza e assistenza, è di grande conforto».
PER ILLUSTRARE gli obiettivi del progetto sostenuto dalla famiglia e da Cosmohelp, ieri Palazzo Manfredi ha ospitato una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il padre di Carlotta, la nonna, il presidente dell’associazione umanitaria Alberto Cavinae il vicesindaco Elio Ferri.

tratto da: il Resto del Carlino del 23 Dicembre 2008

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